I compromessi: \u201craggiungere felicit\u00e0 mozze, amputate\u201d, \u201cla creazione di scenari insoddisfacenti, in fondo, per entrambe le parti\u201d, la \u201cgiusta e ragionevole via di mezzo<\/em>\u201d in una situazione in cui non si riesce, o non si pu\u00f2, scegliere totalmente in un verso o nell\u2019altro.<\/p>\n

Queste in genere le definizioni di compromesso culturalmente accettate e ammesse; i compromessi che vanno necessariamente fatti in coppia, con i figli, in una situazione di convivenza, in vacanza con gli amici, al lavoro per accontentare tutti. Ma quando i compromessi sono relativi a scelte pi\u00f9 profonde, relativi alle proprie scelte di vita<\/strong>, quelle che condizionano il nostro intero percorso? Quand\u2019\u00e8 che avvengono inconsapevolmente<\/strong> e solo per accontentare bisogni inconsci non nostri, o non genuini, e vanno invece a compensare bisogni e necessit\u00e0 genitoriali ad esempio, creati quindi prima di noi, per cui il compromesso permetter\u00e0 alla famiglia di restare unita, o quando il compromesso provveder\u00e0 a non disturbare equilibri malati non ben individuabili e riconoscibili, lasciandoli intoccabili sostenendo relazioni con l\u2019altro in una sorta di patto di sangue?<\/p>\n

Il concetto di vita<\/strong> che tutti abbiamo, lo abbiamo costruito noi e noi soltanto; lo stile di vita che desideriamo attuare e le scelte consapevoli intorno ai valori principali li abbiamo scelti noi, in et\u00e0 pi\u00f9 o meno adulta. La rete di compromessi sottostante per\u00f2 a volte pu\u00f2 rivelarsi schiacciante, stringente e non lasciare spazio ad una realt\u00e0 ben vissuta, goduta appieno, in linea con i desideri del momento. Gi\u00e0 il mondo, per come \u00e8 costituito, porta alla creazione di inevitabili compromessi, necessari, non nascondiamocelo, per vivere bene in mezzo agli altri e non essere troppo rigidi con tutti. Ma crearsi un proprio mondo di compromessi, di promesse da mantenere ad ogni costo, di rigidit\u00e0 e assolutismi<\/strong> verso se stessi, porta poi ad una vita poco fluida, in cui tutto poi si subisce come calato dall\u2019alto, da poteri oscuri e malefici che sentiamo gestire e controllare le nostre vite, in cui mancheranno il fiuto, l\u2019intuito, l\u2019immaginazione e la lungimiranza di chi invece lascia aperte delle possibilit\u00e0, degli spazi d\u2019azione pi\u00f9 fluidi, perch\u00e9 non si \u00e8 sentito costretto a scegliere necessariamente solo in un unico modo, ma ha anche in piccola parte preteso di avere altre opzioni.<\/p>\n

Anche il rimando<\/strong> continuo \u00e8 un compromesso, il rimandare impegni perch\u00e9 altre cose sembrano l\u00ec per l\u00ec pi\u00f9 importanti, scegliendo quindi di procrastinare scelte e impegni con quella che in fondo \u00e8 anche una forma di pigrizia, porter\u00e0 verso una semplificazione solo apparente del quotidiano, ritrovando poi pi\u00f9 avanti tutto ci\u00f2 che nel tempo abbiamo scelto di non affrontare nell\u2019immediato presente. I nostri compromessi pi\u00f9 grandi vanno quantomeno riconosciuti e riqualificati, modificandoli man mano che cresciamo o ci accorgiamo che non sono pi\u00f9 adatti a noi, che non sono pi\u00f9 funzionali alla nostra felicit\u00e0, che creano eventuali ostacoli e impedimento ad un benessere e realizzazione maggiori e pi\u00f9 rispondenti all\u2019attuale e ai desideri che sentiamo pronti per il nostro prossimo futuro.<\/p>\n

Dottoressa F.Giromella<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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