La domanda creerà qualche ansia forse a qualcuno, me ne rendo conto, vi chiedo se vi sentite distratti, maggiormente lontani, se tendete a utilizzare Facebook, Instagram, o altri social per essere sempre aggiornati, per distrarvi e “svuotare la mente” dopo una giornata stressante al lavoro…vi rifugiate nel virtuale e nella rete potenzialmente infinita di relazioni, pur se finte o semplicemente conoscenze superficiali, per non vivere in quel presente, che vi appare ripetitivo, routinario, banale?
La vostra o il vostro compagno vi rimproverano spesso di non essere “presenti” con la testa, pur essendo lì, accanto a lei/lui? Magari è solo per aggiornarsi un attimo sulle notizie, o dare un’occhiata a quello che si dice nei vari gruppi, per non avere la fastidiosa sensazione di “restare indietro”, ma passate molte ore con lo sguardo sul cellulare, sul tablet o al
pc, noncuranti della realtà che vi circonda, forse perché sempre meno appagante, o forse semplicemente meno “scintillante”, dai colori più piatti e stimoli minori, rispetto al bombardamento di notizie in pillole sugli argomenti più disparati che possono susseguirsi e presentarsi velocemente su Facebook o su Twitter?
Vorreste dare il vostro contributo per non essere esclusi o non essere informati, ma poi rimandate, e li vivete anche in modo piuttosto passivo, ma comunque leggerli ed esserne al corrente lo ritenete già qualcosa. Ecco, se avete qualcuno di questi atteggiamenti, siete finiti in pieno dentro il vortice dei social, del richiamo delle sirene virtuali che attirano e non vi mollano più. E la relazione di coppia può risentirne. Molto.
Utilizzarli a vostro favore? Per arricchire semmai la complicità, il gioco, la curiosità in coppia? Forse è l’unico éscamotage per non creare eccessiva distanza tra due persone che si suppone debbano vivere anche momenti di intimità, riconoscere quando è opportuno spegnere il cellulare e guardare l’altro/a negli occhi con profondità, con contatto vero, curiosità di sentire cosa ha da dire, cosa esprime con la corporeità delle sue emozioni; con la corporeità del suo dialogo, delle sue idee, che viaggiano tra voi e prendono forme diverse, scoprire il piacere del contatto fisico anche con lo sguardo.
Fattori che stiamo rischiando di perdere se gli sguardi…si posano su uno schermo, per quanto ricco di stimoli e richiami tentatori. Ma occorre mantenere alta la guardia e capire quando allontanano dall’altro, soprattutto se è l’altro che amiamo e che abbiamo scelto come compagno di viaggio.
Dottoressa Federica Giromella
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